Un intervento a favore della sicurezza e del fiume

Uno spazio rivolto all’uomo e alla natura

Martin pescatore

Il progetto ha coinvolto tutti i principali enti istituzionali e portatori di interesse: l’Ufficio federale dell’ambiente, i Servizi Cantonali, i Comuni, le associazioni di pescatori, agricoltori, turistiche e ambientaliste.

Ogni fiume ha una sua storia e anche il fiume Ticino non è sempre stato così come oggi lo vediamo.

 

Alla fine dell’Ottocento iniziarono i primi lavori di correzione del corso d’acqua. Nel tempo sono stati effettuati importanti interventi di bonifica del Piano e di messa in sicurezza, a protezione del territorio e della popolazione, contro le alluvioni e le esondazioni.

Le opere realizzate in passato hanno portato vantaggi sul piano della sicurezza e aumentato la disponibilità di terreni agricoli, ma hanno nel contempo determinato un’importante perdita di spazi per la fauna terrestre e acquatica, oltre ad una riduzione della dinamicità fluviale: le acque infatti sono state incanalate in percorsi molto lineari e delimitati, confinando il fiume e innescandone l’erosione.

 

Oggi, a oltre un secolo dai primi lavori, si rende necessario un intervento di manutenzione e sistemazione degli argini del fiume, per garantirne l’efficacia e la sicurezza, mediante opere atte a contrastarne l’erosione.

Proprio in quest’ottica sono già stati avviati i primi lavori di manutenzione e di messa in sicurezza che continueranno e si intensificheranno nei prossimi anni.

L’intervento si svilupperà in due comparti principali: zona Boschetti, a Sementina e Gudo, e Saleggi, a Bellinzona, Giubiasco e Monte Carasso. Un primo intervento pilota è già stato completato nel 2020 nel settore della Torretta a Bellinzona (guarda il video).


Seguiranno nel corso dei prossimi anni le opere principali, dapprima nella zona Boschetti a Sementina e Gudo (durata cantiere circa 5 anni) e in seguito in zona Saleggina a Bellinzona (circa 3 anni).

Per quanto concerne la fase di cantiere, che dipenderà anche dalle variabili naturali che si determineranno nel corso degli interventi previsti, è stata posta massima attenzione e data alta priorità allo studio della logistica affinché i disagi per la popolazione siano il più possibile contenuti.
 
L’intervento prevede un investimento preventivato di 80 milioni di CHF, in gran parte finanziato con contributi del Cantone e della Confederazione.

 

L’intervento prevede un costo preventivato in 80 milioni di CHF, in gran parte finanziato con contributi del Cantone e della Confederazione.

Perché è necessario questo intervento?
  • Per garantire la stabilità degli argini e la sicurezza del territorio.
  • Per dare nuova vita al fiume, valorizzando l’ambiente acquatico e terrestre.
  • Per consentire una migliore fruibilità del fiume da parte della popolazione.
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Approfondimenti

Comparto Saleggi: la città si avvicina al suo fiume

Accanto all’esigenza legata alla tutela e alla sicurezza dei cittadini, l’intervento si prefigge l’obiettivo di valorizzare il paesaggio creando una migliore convivenza tra uomo e natura.

Non mancheranno aree in cui sarà possibile passeggiare, praticare sport, rilassarsi e accedere alle acque, nel pieno rispetto dell’ambiente.

Un intervento per consentire una migliore fruibilità del fiume da parte della popolazione creando un luogo di svago completamente immerso nella natura.

Comparto Boschetti: restituire il fiume alla natura

Il progetto di rinaturazione del fiume Ticino nella zona Boschetti, accanto all’esigenza di sistemazione e manutenzione degli argini, prevede un sostanziale intervento finalizzato alla creazione di una zona ambientale prevalentemente naturalistica.

L’intenzione di fondo è quella di riconsegnare alla natura e alla fauna il loro habitat naturale che nel corso del tempo, a causa di molteplici interventi, è stato in parte modificato e compromesso. Il progetto prevede il ripristino del naturale corso del fiume, in particolare attraverso l’allargamento dell’alveo, e l’eliminazione su una vasta area delle piante invasive.

La natura sarà la protagonista principale di tutta l’opera di rinaturazione prevista nel comparto Boschetti e gran parte dei lavori di intervento verranno modellati e plasmati dal decorso naturale delle acque, che non va temuto ma assecondato e controllato attraverso le più moderne conoscenze e tecniche ingegneristiche.

Il connubio uomo–natura sarà mantenuto attraverso la sistemazione e il miglioramento della fruizione dei sentieri, dei quali verrà in parte modificato il tracciato, garantendo e implementando i collegamenti esistenti.

Nel comparto Boschetti sarà dunque costituita un’area pregiata e tutelata, con la dovuta attenzione alla natura e alla biodiversità. Una porta d’ingresso al Parco del Piano di Magadino.

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Ritorno al futuro

Il nostro fiume ieri come domani

Fino al 1888

Fino al 18XX

Il fiume scorreva libero nella pianura a seconda dei suoi umori.

 

Dal 1950

Dal 18XX

I primi interventi di arginatura hanno creato spazi agricoli sicuri per la popolazione, ma hanno incanalato il fiume in percorsi troppo delimitati.

 

Oggi

Oggi

La crescita demografica e urbana e una maggiore sensibilità sul piano ecologico hanno modificato le esigenze di utilizzo degli spazi.

 

©swisstopo (BA180204)

L’area golenale del fiume Ticino rappresenta la spina dorsale verde dell’agglomerato bellinzonese: facilmente accessibile dagli abitati posti lungo il corridoio fluviale, è particolarmente adatta alle attività di svago quotidiano e costituisce un elemento prezioso per il benessere della popolazione.

Domani

 
La riqualifica permetterà al fiume di ritrovare maggiore spazio e di scorrere così più armoniosamente nel territorio. In questo modo verrà garantita maggiore sicurezza all’agglomerato circostante.


Il progetto prevede anche significativi obiettivi ecologici: la fauna terrestre e acquatica troverà, in questo nuovo contesto, ambienti più adatti a favorire e tutelare la propria biodiversità.

 

La superficie dei prati è dedicata in gran parte ai pascoli e all’agricoltura. Questi costituiscono un importante contributo alla caratterizzazione del paesaggio e una preziosa testimonianza del rapporto dell’uomo con la natura.
Per poter realizzare le opere e ottenere i risultati desiderati, sarà tuttavia necessario destinare al progetto, in maniera equilibrata, alcune zone attualmente utilizzate come pascolo.

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Rinaturazione dei corsi d’acqua

in Svizzera

Rinaturazione in passato
Rinaturazione nuova tendenza

A) In passato: arginamento
B) Nuova tendenza: riqualifica

In Svizzera sono stati canalizzati, arginati o addirittura coperti circa 15’000 km di corsi d’acqua per bonificare terreni e ridurre il pericolo di inondazioni. Questi interventi hanno però reso più monotoni i corsi d’acqua e ne hanno sconvolto l’equilibrio ecologico.

Uno degli obiettivi della politica svizzera attuale in materia di protezione delle acque consiste nel preservare, o riportare al loro stato naturale, le rive lacustri, i fiumi ed i ruscelli, garantendo loro sufficiente spazio e un adeguato deflusso. Questo processo è denominato rinaturazione.

Le rinaturazioni dei corsi e degli specchi d’acqua:

  • creano spazi di vita e di ristoro
  • favoriscono la biodiversità
  • contribuiscono a una protezione durevole contro le piene

I progetti ticinesi

 

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Il recente intervento di rinaturazione della foce del Cassarate (2014) costituisce un esempio virtuoso al quale fare riferimento: oggi infatti rappresenta un’oasi di prossimità e un elemento naturale prezioso che ricopre una funzione aggregativa e di svago per tutta la popolazione. Altrettanto significativa è la rinaturazione della foce del Ticino (2010), che ha ottenuto il “Premio corsi d’acqua 2011”. Entrambi i progetti rispecchiano un nuovo approccio di gestione delle acque e di mantenimento della sicurezza che prevede maggiore attenzione nei confronti degli equilibri naturali.

Alcuni altri esempi di rinaturazione in Svizzera

  • Rinaturazione delle acque nel Canton Ginevra
  • Protezione duratura contro le piene lungo l’Aare
  • Golena della Limmat, alla periferia di Zurigo

vedi anche approfondimenti a lato

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